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giovedì 17 dicembre 2009

københavn

come avrete già letto in questi giorni il vertice di Copenhagen sul clima sta fallendo... e allora non posso esimermi da pubblicare questo appello, che vi invito a sottoscrivere:

Domani i leader mondiali si riuniranno per avviare negoziazioni senza precedenti di 60 ore. Gli esperti affermano che senza una grande ondata di protesta e pressione pubblica il vertice non riuscirà a fermare il catastrofico aumento della temperatura globale di 2 gradi.

Clicca qui sotto per firmare la petizione per un vero accordo a Copenhagen – la campagna ha ormai attratto 11 milioni di sostenitori – facciamo nelle prossime 72 ore che questa diventi la petizione piú imponente della storia! Ogni singolo nome sara infatti letto ad alta voce nel vertice – firma nel link qui sotto!

http://www.avaaz.org/it/save_copenhagen/97.php?cl_tta_sign=766babef0b2dc1299be35e15c6287dba

Un team di Avaaz si sta radunando ogni giorno nel vertice con dei negoziatori che organizzeranno una spettacolare consegna di petizioni ai leaders mondiali quando questi arriveranno, costruendo un muro gigantesco con le scatole di petizioni e leggendo ad alta voce i nomi di ogni persona che ha firmato la petizione. Di fronte alla petizione piú imponente della storia, i leaders non avranno nessun dubbio sul fatto che il mondo intero li sta tenendo d'occhio.

Milioni di persone hanno visto ieri in TV la veglia organizzata da Avaaz al vertice di Copenhagen, in cui l’Arcivescovo Desmond Tutu ha detto a centinaia di delegati e bambini:

“Marciammo su Berlino e il muro cadde.
"Marciammo per Sudafrica e l’apartheid cadde.
"Adesso marciamo a Copenhagen – e OTTERREMO un Vero Accordo. ”

A Copenhagen stiamo cercando il mandato piú grande della storia per fermare la piú seria minaccia che l’umanita abbia mai fronteggiato. I prossimi giorni scriveranno la storia. Come ricorderanno i nostri figli questo momento storico? Diciamo loro che noi abbiamo fatto tutto il possibile.

http://www.avaaz.org/it/save_copenhagen/97.php?cl_tta_sign=766babef0b2dc1299be35e15c6287dba

come hanno scritto sul sito dell'università di Copenhagen: HOPENHAGEN o NOPENHAGEN??

martedì 15 dicembre 2009

la cucina trasloca....



... sono almeno tre volte che scrivo questo post e ogni volta cancello....
la cucina di pasticci&pasticcini trasloca e si trasferisce completamente dentro a buste a sorpresa, che fino ad oggi si configurava come una collaborazione tematica, da oggi invece diventa definitivamente IL blog di cucina, perché una collaborazione a quattro mani è più stimolante, perché credo che sia più interessante avere un solo blog fatto bene che tanti gestiti a stento, perché mi piace come sta diventando quel blog... e magari pasticci&pasticcini nel frattempo si rifà il look, si stiracchia, si ricompone e riesce con altre cose... chissà?!? l'idea che mi frulla nel cervello è di rimaneggiare tutti e tre (p&p, buste a sorpresa e le letture in cucina) e farli diventare una cosa unica, con pagine tematiche.... un po' come se fossero un sito e non tre blog... (d'altra parte già letture in cucina era nato così!).
nel frattempo, per la cucina, ci vediamo di là!

vi lascio con questo video, del concerto di Guccini che sono andata a vedere qualche giorno fa (periodo intenso questo!), concerto finito con pugni alzati al ritmo de "La locomotiva"! (d'altra parte eravamo a Livorno....;-)).



venerdì 4 dicembre 2009

ve li ricordate alle elementari??


Non so se anche voi alle elementari venivate tartassati con delle lezioni sugli additivi alimentari, quali evitare, perché facevano male e così via, o se è stata la mia maestra particolarmente illuminata.... ma anche se lo siete stati come me sfido chiunque a ricordarsi quali erano quelli incriminati!!!
(e poi nel frattempo ne è passata di acqua sotto ai ponti....)
Io, avendo delle intolleranze, ho l'abitudine di leggere le etichette di ciò che compro, che sia un pezzo di carne, un surgelato o un formaggio, leggo tutto da cima a fondo e a volte mi cade l'occhio sulla presenza di additivi (riconoscibili dalla E seguita da un numero a 3 o, più raramente, 4 cifre)... la cosa più assurda che mi capita è che, chiedendo agli addetti alle vendite generalmente non sanno cosa rispondermi, anche se trovate il rappresentante di quella ditta specifica, che è lì pagato da loro per promuovere i loro prodotti.... cade dalle nuvole!
Quindi, visto che non mi ricordo mai quali sono da evitare e quali no e, in ogni caso, mi rifiuto di mangiare cose piene di additivi visto che molti medici associano la nostra dieta (oltre all'inquinamento) all'insorgere di malattie autoimmuni (quindi tutto ciò che ha a che vedere con il sistema immunitario, dalle semplici intolleranze alle tiroiditi di hashimoto... passando da tutto il resto!), li evito tutti.
In realtà è più difficile da dirsi che da farsi, ma come al solito un primo periodo di "allenamento" è duro e necessario, perché inizialmente sembra tutto off-limits (!), poi, individuati i prodotti buoni ci abitueremo, al supermercato come altrove, a non vederli nemmeno i prodotti cattivi sugli scaffali!
Ma.... esiste un ma! Noi ingenui crediamo che esista il buono e il cattivo, il bianco e il nero.... e a volte ci scordiamo che così come nelle cose belle anche qui esiste un'ampia varietà di grigi che non ci dobbiamo scordare.... ovvero: anche nel biologico e nel biodinamico sono ammessi gli additivi!!!!
Tutt'altra cosa rispetto al convenzionale, ovvio, si parla di 50 additivi contro i circa 350 concessi nel convenzionale... e poi, a ben guardare, rimanendo tra i grigi ci sono additivi che non sono nocivi? e allora, come ci dobbiamo muovere??
Ecco, io qui mi fermo perché non ho risposte, io li evito, tout court, ma spesso mi sono chiesta se esistesse un modo per scegliere più consapevolmente... e magari se non ci fossero additivi naturali che possono essere ammessi!

Quindi, quando l'altro giorno mi ha chiamata IZN per chiedermi, titubante, se fossi interessata a fare da cassa di risonanza per l'uscita del libro scritto da Matteo Giannattasio e Carmen Rucabado Romero sugli additivi devo dire che ha sfondato una porta non aperta... spalancata!! Voglio però specificare una cosa perché ultimamente vedo prendere una deriva ai blog che non mi piace molto: da questo non ci guadagniamo niente, lo facciamo perché ci piace condividere quello che "scopriamo" e/o impariamo e in questo caso la scoperta coincide con la pubblicazione di un libro di un medico specializzato sulle allergie alimentari e sul tema specifico della qualità degli alimenti e la salute dei consumatori... su cui tiene corsi e seminari che ha potuto seguire IZN e di cui ci ha parlato qui e qui, e da una oculista specializzata sull'alimentazione come fattore di prevenzione delle malattie oculari.
Insomma... come non parlarne?? Io personalmente ho ricevuto un estratto del libro e mi sembra molto interessante e ben strutturato, dopo una parte introduttiva su cosa sono, quali sono del dosi giornaliere ammesse (DGA) e sulla loro utilità, ne segue una sugli additivi ammessi nell'agricoltura biologica e biodinamica, sul regolamento della comunità europea, per poi andare a vedere come eliminarli dalla propria dieta o come eliminarne alcuni specifici e, infine, una bella guida sugli additivi: vengono analizzati uno ad uno, indicando il numero che lo contraddistingue, il nome comune (perché altrimenti se ne viene indicato il nome non li riconosciamo più!), l'utilizzo che ne viene fatto e il grado di tossicità, con un linguaggio assolutamente comprensibile, per cui leggibile anche per gente come me! ;-)
Che dire di più? che è pubblicato da L'aratro edizioni e che lo comprate on-line sul loro sito, qui.

Buone letture e... buona spesa!

sabato 24 ottobre 2009

cucina??? di cosa stiamo parlando?



lo so, non sto postando niente che sia legato in qualche modo alla cucina, è vero, eppure avrei miliardi di cose da pubblicare... sono anche riuscita ad autoprodurre il tofu partendo non dal latte di soja, ma dalla soja gialla!! ho in forno un pane spettacolare, ho finalmente ritrovato della pasta madre (che, combinazione, è nipote della mia) per cui sto di nuovo panificando con immenso piacere e sperimentando nuove ricette, nuovi modi di fare il pane.... "rubando" da izn informazioni e ispirazioni (è un mito.. che ce volete fà?!?), o a gloria qualche idea su ingredienti da aggiungere (oggi pane con albicocche secche e noci)... questa donna mi fa impazzire, lasciatemelo dire, e ho anche la gran fortuna di essere nel suo stesso gas e di gestire un blog con lei, per cui ci vediamo spesso e organizziamo insieme giornate sulla panificazione, corsi di cucina naturale, giornate sui dolci, sull'autoproduzione del seitan, del tofu.... pensiamo a siti da aprire, insomma chi ci ferma più????


ma in tutto questo io riesco, alternativamente a: a) cancellare le foto sulla produzione del tofu senza prima averle salvate da nessuna parte, b) non trovare il tempo per pubblicare un post intelligente, beh, viste le mie capacità ultimamente basterebbe anche non troppo stupido..., c) non trovare nulla di interessante tra tutte le ricette archiviate, spesso perché ormai fuori stagione, d) trovare mille migliaia di altri stimoli che mi distraggono da quello che dovrei scrivere, e) avere voglia di parlarvi di qualcosa di diverso....
e questa volta il qualcosa di diverso non è un video, benché ne avrei uno che mi diverte un mondo da farvi vedere... ma sarà tema di un altro post demenziale, ora atteniamoci al tema di questo.... infondo sempre di immagini si tratta.
"La Repubblica", sapete quel giornale che tempo fa era un giornale che faceva informazione? ecco, quello, io lo leggo spesso on line, non perché vi si trovino informazioni necessarie alla sopravvivenza del genere umano (che tanto quello... ho deciso che la salvezza è la sua estinzione!), ma perché ogni tanto ha dei link particolarmente interessanti... e questo è il caso.
L'altro giorno ho trovato le foto che trovate in questo post, sono una più bella dell'altra... se avete tempo e voglia andate a vedere le altre qui, meritano davvero!


martedì 20 ottobre 2009

voglia di condividere

c'è questo video, che mi hanno fatto scoprire qualche giorno fa, che trovo bellissimo e dolcissimo....


avevo voglia di condividerlo con voi....
e poi, visto che ci siete, se avete tempo guardate anche questo:


ho finalmente imparato ad inserire i video nei post!!!

domenica 18 ottobre 2009

festival della creatività - firenze

(sottotitolo: sperando Nina si sia svegliata in tempo)

Mi sembra di essere tornata a scuola, per la precisione alle elementari, quando la maestra il lunedì ti faceva fare il compito su quel che avevi fatto nel fine settimana.... oppure tra i vari titoli possibili c'era il tema libero... un incubo! volete sapere cosa feci io una volta?? è negli archivi quindi non imbroglio: feci il tema libero su cosa è il tema libero... ecco come, alla tenera età di 8 anni, ti frego la maestra!! un genio... poi ovviamente la genialità si è dispersa... ora mi rimane solo un neurone e il 99,9% del tempo è in sciopero.... un neurone comunista! (che ne ha di ragioni per cui scioperare...)

Insomma, invece vi volevo raccontare che sono stata al festival della creatività a Firenze, che finisce oggi, per curiosare un po' e, sopratutto, per vedere/ascoltare Stefano Benni che, con Umberto Petrin (pianista jazz) ha fatto una lettura dal titolo "Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk"... una lettura difficile ma molto interessante, io con il mio neurone scioperato ho avuto qualche difficoltà, anche perché sto lottando contro la tendenza ad entrare in letargo tipica della stagione, per cui ho il tasto on/off che, a tradimento, ogni tanto si aziona e mi spengo senza rendermene conto.... ;-), ma a parte questo mi hanno colpito tre cose:
la prima, fare uno spettacolo su un periodo di silenzio di un artista (per chi non lo sapesse, come non lo sapevo io, TM negli ultimi 7 anni della sua vita si rinchiuse in una stanza, rifiutandosi di parlare/comunicare con altri, in assoluto silenzio, solo ogni tanto si sentivano note arrivare dal suo pianoforte, ma erano brevi momenti, niente più, come dice Benni alla fine del suo spettacolo/lettura: uno che suona così che bisogno ha di parlare?), ecco, questo mi ha colpita non poco, riempire di parole un vuoto, un vuoto che ha voluto essere tale... mi domando quanto sia giusto... senza con questo dare giudizi, sono sicura che Benni abbia valutato questo aspetto;
la seconda non c'entra proprio nulla con TM ma piuttosto con Benni, che a fine spettacolo ci ha regalato questa sua poesia, con la quale il mio neurone si è svegliato e mi ha permesso di sganasciarmi dalle risate (giuro che lo faccio in questo genere di spettacoli nei quali si ride, c'è sempre qualcuno delle file avanti che si gira a guardarmi, sganasciandosi a sua volta per come me la rido! ma lasciamo perdere... che forse non è il caso di andarne fieri!), la poesia in questione è stata letta dal pianista e accompagnata da Benni al pianoforte (wow!), come ha premesso Benni si deve pensare che tra una strofa e l'altra passino circa 15 anni di convivenza, perché, come dice lui, dopo 60/70 anni di convivenza.... lasciamo stare cosa dice, ecco la poesia:

Le piccole cose
che amo di te
quel tuo sorriso
un po' lontano
il gesto lento della mano
con cui mi accarezzi i capelli
e dici: vorrei
averli anch'io così belli
e io dico: caro
sei un po' matto
e a letto svegliarsi
col tuo respiro vicino
e sul comodino
il giornale della sera
la tua caffettiera
che canta, in cucina
l'odore di pipa
che fumi la mattina
il tuo profumo
un po' blasé
il tuo buffo gilet
le piccole cose
che amo di te

Quel tuo sorriso
strano
il gesto continuo della mano
con cui mi tocchi i capelli
e ripeti: vorrei
averli anch'io così belli
e io dico: caro
me l'hai già detto
e a letto sveglia
sentendo il tuo respiro
un po' affannato
e sul comodino
il bicarbonato
la tua caffettiera
che sibila in cucina
l'odore di pipa
anche la mattina
il tuo profumo
un po' demodé
le piccole cose
che amo di te

Quel tuo sorriso beota
la mania idiota
di tirarmi i capelli
e dici: vorrei
averli anch'io così belli
e ti dico: cretino,
comprati un parrucchino!
E a letto stare sveglia
e sentirti russare
e sul comodino
un tuo calzino
e la tua caffettiera
che é esplosa
finalmente, in cucina!
La pipa che impesta
fin dalla mattina
il tuo profumo
di scimpanzé
quell'orrendo gilet
le piccole cose
che amo di te.

e infine la terza, che non c'entra niente con Benni e neanche con TM, ma che qualcosa c'entra con questo blog: la parete attrezzata per la cucina, una innovazione tale che... MAI PIU' SENZA!!! ;-)

Non siete anche voi favorevolmente colpiti/e?? non state già pensando che quando traslocherete o rifarete la vostra cucina ci metterete sicuramente queste mattonelle?? no, perché se così fosse facciamo una chiamata collettiva alla neuro.... magari ci fanno lo sconto comitiva!! :-D

A parte tutto, nella sezione dedicata alla cucina (Degustibooks), ci sono molti libri di cucina interessanti, diverse case vinicole che oltre a presentare i propri vini propongono corsi di degustazione, esperienze sensoriali... e poi svariati banchetti e punti ristoro che si fanno notare.
Speriamo solo non sia un evento unico ed irripetibile... perché c'erano diverse cose interessanti e sarebbe bello ritrovare queste ed altre iniziative simili anche in altre feste o anche lì l'anno prossimo!

A proposito di Benni è uscito il suo ultimo libro "Pane e tempesta"!!
e, sempre a proposito di libri, qui si parla di "La scuola degli ingredienti segreti" di Erica Bauermeister!

mercoledì 16 settembre 2009

un saluto all'estate.. piove!


Con una settimana di anticipo rispetto alla fine ufficiale dell'estate arrivano le prime piogge (torrenziali) che annunciano l'arrivo dell'autunno... e quindi (finalmente) di un po' di fresco!
Se solo avesse piovuto una settimana fa qui non si parlerebbe di 1 milione e mezzo di danni per l'incendio nella Valgraziosa... incendio doloso, ovviamente, tanti sono i segnali che indicano proprio questo (i quattro punti di innesco ritrovati, difficilmente raggiungibili, l'attesa di un momento di estrema siccità e di lavori sulla strada che avrebbero rallentato l'arrivo dei vigili del fuoco....), tante sono le teorie su chi innesca questo tipo di incendi, perché gli interessi in ballo sono molti.... da chi lo spegne (ma a questa ci ho sempre creduto poco visto che spesso rischiano le penne proprio per spegnere gli incendi!), a chi ha i mezzi di soccorso (il costo di un elicottero è altissimo!), a chi li vende.... come ho già detto qualche giorno fa "se è vero che nella vita si pagano gli errori commessi nella vita precedente, spero che questi si re-incarnino TUTTI!"

Pubblico qui di seguito l'articolo scritto anni fa da un produttore locale di olio biologico, che fa parte del gas della zona in cui c'è stato l'incendio e che ha riproposto questo suo articolo che trovo molto interessante... anche se molte cose avrei tanto preferito non fossero possibili!
(è lungo ma se ce la fate a leggerlo è davvero molto interessante!)

___________________________________

Incendi boschivi: cui prodest?
Un'altra chiave interpretativa
Marco Chiletti
(prima stesura: 19 agosto 2001; versione riveduta: 2 settembre 2002)

Vent'anni or sono divenni contadino di monte. Giunse l'estate ed il mio battesimo del fuoco non si fece attendere. La prima reazione, alla vista di quelle vaghe nuvolaglie nere che s'avvicinavano minacciose verso la fattoria arrossando spettralmente il mondo, fu ... una scarica di dissenteria. Poi, una ad una, vidi comparire figure famigliari: "quello delle uova", l'impiegato dell'anagrafe, Cadorno il pastore ... ma soprattutto rimasi affascinato nel veder arrivare il vecchio mezzadro del vicino, col suo rugoso sorriso ed il suo incedere ratto ma meditato, rassicurante nell'incredibile sobrietà del suo equipaggiamento: il pennato (una sorta di roncola) appeso alla cintola ed una frasca in mano. Quelle sarebbero state le armi che da allora in poi anch'io avrei adottato per domare le fiamme e, di pari passo con esse, le mie paure.

(Guidava il nostro drappello, sicuro fra l'insidiosa macchia, un tizio determinato, a cui nulla mi parve più naturale, in quell'occasione, che dare del "tu": lo stesso che tre sere dopo, in municipio, con la fascia tricolore attorno alla vita ci avrebbe offerto il brindisi del cessato allarme).
.........
Accantoniamo i casi fortuiti, i mozziconi accesi, il saccente "part-timer", improvvisato agricoltore della domenica con i suoi sessanta ulivi (quante volte sono andato ripetendo a questi ultimi che,
qui da noi, in estate, esistono tre categorie di "esperti": per dirla con Jannacci: quelli che a me il fuoco non mi è mai scappato; quelli che ...ooops, a me il fuoco non mi era mai scappato ... finora!; quelli che il fuoco non l'accendono proprio).
Accantoniamo pure - purtroppo anche questo è cronaca - il caso isolato della guardia o dell'operaio forestale criminale. Quando alla gente cominci a smontare il mito tutto giornalistico del "piromane" e, senza inerpicarti subito per il complesso sentiero delle profondissime responsabilità istituzionali (soprattutto nel campo della prevenzione), inizi ad adoperare il termine "incendiario", sgombrando subito il campo dai disinvolti esorcismi sociali di rito nei confronti del "pazzo", il più smaliziato dell'uditorio a questo punto capisce che risiamo alle solite con le speculazioni edilizie dei palazzinari d'assalto... Se non fosse per due piccole obiezioni: la prima, l'ostacolo legislativo all'edificazione in siti "disgraziatamente" percorsi da "provvidenziali" fiamme; la seconda, quello estetico: chi mai acquisterebbe un villino in mezzo ad una landa desertificata, disposta oltretutto a divenire, nella migliore delle ipotesi, in capo ad un lustro, un inestricabile roveto, pronta esca a nuovi roghi?

Dove risiederebbe allora un più lungimirante business dei possibili mandanti degli incendiari? ("Incendiari": il plurale è d'obbligo, specialmente quando più focolai vengono appiccati contemporaneamente in località circumvicine, allo scopo di disorientare e smembrare le forze
d'intervento).

Punto primo.
Pur continuando, in caso di necessità, a prendere parte alle operazioni di spegnimento, da alcuni anni ho deciso di dimettermi da membro attivo della locale associazione di volontariato dopo esser stato sottoposto, in quanto ufficialmente inquadrato nell'organico, ad una specifica visita medica d'idoneità, recentemente divenuta obbligatoria, assieme a tante altre geniali trovate, grazie alle nuove normative sulla sicurezza. Evito commenti personali sull'effettiva utilità di tale esame, rinviando chi fosse eventualmente interessato ad un approfondimento su questo peculiarissimo aspetto della burocrazia italiana, al testo-denuncia di Giorgio Ferigo, riottoso ufficiale sanitario, "Perinde ac cadaver, la certificazione medico-legale come presunto strumento di prevenzione", pubblicato sul n° 18-19 de "L'Inventario della Fierucola Italiana" nell'estate del 2001. Mi limito
qui a sottolineare che la farsa a cui, pur ribollendo, accettai di prestarmi, era ovviamente in appalto ad un'organizzazione privata per la modica cifra di mezzo milione a visita (generosamente erogato dall'Ente Pubblico, cioè il cittadino). Vi risparmio le risibili modalità dei controlli cui venni sottoposto, effettuati però con sofisticatissimi strumenti elettronici (il soffiometro? il trattienilfiatometro? lo starnutoscopio - ...) Questi certo non garantiranno nulla sulla mia idoneità allo spegnimento delle fiamme, ma, al Pantalone di turno, impressione fanno di sicuro!

Punto secondo.
Altra recente invenzione: per partecipare regolarmente alle azioni di spegnimento devi essere assicurato. Ma pensi forse che ne basti una, di assicurazione? Ingenuo! Più le torte son grosse, più aumentano i commensali; così sarà diverso se ti trafiggi una coscia sul luogo dell'incendio o se invece sbertucci il ginocchio al tuo compare mentre monta sulla camionetta delle Giovani Marmotte: vedi di non confonderti o sono capaci di addebitarti i costi del rimboschimento!

Ancora - punto terzo -: per poterti avvicinare all'incendio, oggigiorno, devi dotarti di una specie di impacciantissima tuta da astronauta, per la cui versione più economica ci vogliono almeno trecento euro (e meno male che l'amianto adesso pare sia fuori moda...). Eppoi, dopo il terzo incendio di supplizi con la camicia di forza, o mi date quella accessoriata con doppio air-bag e aria condizionata o il fuoco ve lo spegnete da soli! Ma anche questo non è poi un problema così insormontabile: basta imbastire un po' di sceneggiata con l'assessore giusto, saper tenere i rapporti con la stampa, questuare adeguatamente presso un istituto bancario filantropo (!), stabilire di chi si vorrà essere quest'anno fiore all'occhiello...

L'altro giorno, lungo il sentiero per il bosco, mi è caduto per terra un cerino acceso; da cittadino ligio e coscienzioso, non essendo adeguatamente bardato come vorrebbe la legge, avrei dovuto scendere in paese alla ricerca di un telefono pubblico funzionante (rara avis) allo scopo di allertare le strutture antincendio istituzionali, ma la tentazione, per un irriducibile veterano qual è il sottoscritto, è stata troppo forte: so di rischiare un'incriminazione con la presente autodenuncia, ma l'istinto ha avuto il sopravvento: ho allungato il piede ed ho spento quel focherello fatuo con la suola del sandalo. Non ne sono pentito e sono anzi perfettamente consapevole del fatto che in
futuro potrei anche essere recidivo.

Il peggiore incendio vissuto occorse nell'agosto del '97, quando le fiamme giunsero a lambire addirittura i confini del mio piccolo oliveto e della mia abitazione. Mentre le varie unità antincendio erano ancora impegnate ad un chilometro da noi, impossibilitate a soccorrerci, ci pervenne telefonicamente l'ordine di evacuazione. In realtà, anche senza quell'ordine, peraltro di ovvia impossibile cogenza (chi avrebbe dovuto farlo rispettare se risultavamo irraggiungibili?), eravamo
disperatamente pronti ad abbandonare la nave. Non so nemmeno come, trovai lo spirito per scattare un'ultima istantanea alla casa, pensando che non l'avremmo più rivista.
Ma intanto gli anni sul Monte non erano passati invano: la meticolosa pulizia del terreno circostante preventivamente effettuata, gli intramontabili San Pennato e Santa Frasca, nonché quattro folletti magicamente spuntati in extremis dal bosco a darci man forte (come nella
migliore letteratura epica) ci consentirono di smorzare la foga di quel minaccioso lembo dell'incendio, deviandolo verso l'incolto.

Provvidenziale, a quel punto, proprio mentre andavano esaurendosi le nostre energie, un'abile secchiata dall'elicotterista, giusto in mezzo ai rovi, a salvezza anche del bosco.
Già: "provvidenziale": riecco spuntare questa parola... Allora, alla prossima assemblea pubblica, alla prossima campagna elettorale, io sosterrò incondizionatamente chi proporrà un incremento del parco elicotteri in dotazione alle forze antincendio. Più ladri? Più polizia; più società d'assicurazione, più porte blindate, recinzioni, cancellate, muri, bunker. Più incendi? Più lavoro; più commesse alle industrie! Che stolti, nei decenni trascorsi, i detrattori degli "ambientalisti"! Non
avevano ancora capito quale strada maestra questi stavano aprendo al grande business dell'ecologia!

"Provvidenziale" dunque fu, così, anche il TSK (il fuoristrada attrezzato con cisterna e lancia) che giunse il giorno successivo, quando il fuoco, questa volta sospinto dalla brezza di mare, si ripresentò all'altro estremo del podere. Il tempo di stendere il tubo, iniziare ad inumidire i confini del bosco e - incredibile! - quella squadra gagliarda con la tuta rossa nuova fiammante (sic!) ritira il
tutto e si appresta ad andarsene. Sbigottito ne domando la ragione: "Ci siamo accorti d'esser rimasti col serbatoio vuoto: torniamo alla centrale operativa a fare rifornimento". "Calma, ragazzi: quassù, con l'acqua, siamo organizzati: la mia vasca più vicina, cinquanta metri verso casa, può rifornirvi ininterrottamente per una giornata intera!"
Quale candore! Ignoravo che i TSK ufficiali - non le due carrette rappezzate artigianalmente e folcloristicamente assemblate (extra lege) in dotazione alla nostra associazione - fossero equipaggiati con un serbatoio esclusivo (modello Armani?) il cui unico orifizio, probabilmente per motivi di purezza genealogica, poteva copulare esclusivamente con l'apposita protuberanza di cui il costruttore aveva dotato l'autocisterna madre.
Ricordo ancora la maledizione con la quale li salutai: "O tornate con un pieno di Ferrarelle o non vi lascio spegnere neanche la radio!"
E' evidente: occorrono più TSK! (Me ne ricorderò alla prossima tornata elettorale).

Ma davvero l'eco-business è ancora fermo allo spaccio di dieci fuoristrada da soli ottanta milioni, quattro miseri elicotteri, due ingombranti Canad-Air (di quelli che qui sul Monte è meglio non ci
vengano, ché sono più di pericolo che d'aiuto; di quelli che comunque, perché possano partire, richiedono una trafila burocratica tale che di solito giungono in tempo per l'incendio successivo)? Tutto qui il fantascientifico armamentario che sappiamo squadernare nel duemila? E la realtà virtuale dove la mettiamo? Non penserete mica che le guerre stellari si paghino da sole, vero? (Soprattutto se, per il momento, nessuno si è ancora gentilmente dichiarato disposto a farle scoppiare...)

Ed infatti la novità rivoluzionaria nella strategia della lotta contro il fuoco fu, per la nostra vallata, l'adeguamento della centrale operativa alle più avanzate tecnologie di fine millennio, cioè un bel
paio di miliardi (iniziali) destinati ad ottemperare alla innovativa legislazione che prevede la realizzazione di mirabolanti stazioni di monitoraggio computerizzate al fine di individuare tempestivamente l'insorgere di principi d'incendi; la qual cosa prevede, in particolare, sia l'installazione di una rete di telecamere a terra che il collegamento coi sistemi di telerilevamento satellitare ad alta definizione (dal tipo di fumo sicuramente si potrà distinguere cosa ti sei rollato...); e non c'è nemmeno il problema di dover indire gare d'appalto, data la situazione pressoché monopolistica del settore, dove addirittura la normativa stessa indica i nominativi delle aziende a cui rivolgersi!
Oggi, la nostra centrale operativa è stata trasformata in una piccola Cape Canaveral fitta di monitor (non mi meraviglierei di trovare alla consolle l'alieno David Bowie de "L'uomo che cadde sulla terra") ed è, giocoforza, una nuova ulteriore area interdetta ai comuni mortali (quantunque imprevidentemente, al momento, non ancora militarizzata).
Che poi il Grande Occhio Celeste, contornato o meno dal rituale triangolone, possa essere utilizzato anche per altri scopi, alla faccia dell'authority per la privacy, è solo un ignobile sospetto di malfidati.

Lo scorso anno un amico venne a pavoneggiarsi col suo recente acquisto, una lussuosissima BMW full-optional, orgoglioso in particolare, fra tutta l'allucinante strumentazione installata sul cruscotto, di un gioiello della tecnologia spaziale: una mappa stradale digitale, aggiornata in tempo reale su eventuali irregolarità della circolazione (sensi unici, lavori in corso, blocchi, ecc.). Accidenti: si poteva individuare persino la nostra mulattiera!
"Vedi - mi disse compiaciuto - con questa non mi posso mai perdere: so sempre dove mi trovo!"
"Tu sai sempre dove sei? - esclamai, invidioso e perfido - Loro sanno!"

Ad ogni buon conto, anche la telematica più evoluta presenta sempre qualche pecca: per esempio la necessità di una costante manutenzione dei delicatissimi congegni adottati, nonché il loro sistematico aggiornamento. Per esempio, ancora, il fatto che l'attuale frequenza di passaggio dei satelliti si aggiri soltanto a tre volte l´ora, fornendomi dunque un'istantanea ogni venti minuti; ritenendo invece indispensabile la riduzione del periodo a non più di dieci minuti, alla prossima
assemblea pubblica, alla prossima campagna elettorale, appoggerò le richieste di Telecom, CIA, NASA o chiunque proporrà il raddoppio dell'attuale copertura: non vogliamo solo città più sicure, ma anche campagne più sicure, spazio siderale più sicuro!

Un tempo la campagna non era semplicemente "coltivata": era abitata, vissuta, mantenuta; per esempio, l'esigenza, e dunque la realizzazione, di canalizzazioni per le acque meteoriche effettuate in proprio dai vari proprietari terrieri (dai loro braccianti, s'intende!) si risolveva automaticamente in un pubblico beneficio a difesa del territorio. La moderna agricoltura industriale ha invece trasformato i campi in niente più che aride fabbriche a cielo aperto, anch'esse ormai entrate nel
perverso gioco consumistico del pendolarismo quotidiano (quantunque anomalo, dacché gli spostamenti avvengono in senso inverso al convenzionale). Nella sua sacra furia razionalizzatrice, il sistema agroindustriale ha ridotto la terra a mero supporto inerte, totalmente ed irrimediabilmente devitalizzato ed ha parimenti condotto alla definitiva disgregazione il residuo universo sociale delle nostre campagne.

Nel delirio di inarrestabile gigantismo proprio del modello economico dominante, i flussi monetari sono sempre più attratti in direzione centripeta, incrementandone, con la concentrazione, le dimensioni.
Quante famiglie, invece, potrebbero vivere, dislocate sul territorio - attenzione: effetti collaterali indesiderati: decongestionando le metropoli, respirando ossigeno, rifertilizzando i campi, coltivando
senza veleni inquinanti e macchinari infernali ed omicidi, allevando animali sani, recuperando la biodiversità, salvaguardando da frane ed alluvioni, perpetuando le riserve idriche, decrementando le innumerevoli patologie fisiche e morali della "civiltà", restituendo senso e dignità al lavoro ed alle fasce di età "non produttive (!)", e ancora e ancora.... (Ah! Quasi dimenticavo: impedendo, indirettamente, il verificarsi delle condizioni stesse di possibili inneschi d'incendio!) -, quante persone potrebbero, in definitiva, condurre una vita più umana, domando, se i miliardi devoluti al vertice della piramide (comprese le immancabili e non necessariamente sempre ufficiali gabelle
ad ogni gradino delle parassitarie stratificazioni gerarchiche) con la scusa degli incendi e col plauso delle folle mediaticamente irretite, fossero investiti in una seria ricolonizzazione delle terre, adeguatamente supportata da infrastrutture diffuse anziché sempre più - anch'esse - centralizzate ed anonime come nello scellerato percorso, apparentemente irreversibile, ormai da tempo intrapreso da questa nostra disgraziata società?

Un altro mondo è possibile?

martedì 14 luglio 2009

sciopero

per info cliccare qui

lunedì 6 luglio 2009

la fioritura di Castelluccio per immagini




Sabato e domenica 23-24 giugno sono andata a Castelluccio di Norcia, per la festa della fioritura.
Festa che ogni anno si ripete, per ammirare la fioritura della lenticchia, quest'anno purtroppo in ritardo, per cui non era così spettacolare come avrebbe dovuto, ma è stato comunque un bellissimo fine settimana, malgrado il tempo piovoso... come si nota nelle fotografie.



Non parlerò ancora di Umbria visto che l'ho già fatto recentemente, lascio parlare le immagini.... a proposito: tutte le immagini sono cliccabili, così è possibile vederle di dimensioni maggiori.
aggiungo solo che è stata una bella immersione nella natura, scandita da tempi e ritmi assolutamenti a dimensione umana, così dome dovrebbe essere la nostra vita, o come vorremmo che fosse! ... prima o poi cambio vita...





difficoltà "fotografiche":



il puledro che si mette improvvisamente a correre....





.. e i papaveri ridotti a "straccetti" dalla pioggia

giovedì 11 giugno 2009

pasta madre



Continua il viaggio/performance di Vittorio Dell'Edera e Walter Espedito Trento attraverso l'Europa con la loro pasta madre.... un progetto molto divertente, di viaggio, condivisione e conoscenza, portando con sé, appunto, la pasta madre (sono partiti a metà aprile con 50 gr) che rinnovano laddove vengono ospitati e dove fanno anche il pane con farine locali, per poi condividerlo con i loro ospiti e portare via con sé una pasta madre ancora più ricca.
Se vi ho incuriositi/e, andate a vedere i loro blog in cui raccontano la loro esperienza, è bellissimo vedere come persone creative e capaci di comunicare, vedono e raccontano il loro viaggio, quali diverse immagini catturano e scelgono di pubblicare, cosa li colpisce dei luoghi che visitano.... due punti di vista di una stessa esperienza.

http://ivyinpasta.blogspot.com/
http://walterespeditotrento.blogspot.com/

giovedì 23 aprile 2009

tanti OT poca cucina



ancora un OT... ma l'occasione è ghiotta e la segnalazione dev'essere necessariamente fatta oggi:

Il 23 Aprile è la giornata mondiale del libro e del copyright, una data simbolica per il mondo della letteratura.

Il 23 aprile 1616 morirono Cervantes, Sheakespeare, ma è anche la data di nascita o di morte di altri importanti autori come Vladimir Nabokov (e tanti altri che non cito perché non conosco!).

L'Unesco ha quindi scelto di indire, in questa data, una giornata mondiale di tributo al libro e agli autori, con l'incoraggiamento, soprattutto per le giovani generazioni, di scoprire il piacere della lettura e guadagnare un rinnovato rispetto per coloro che hanno contribuito al progresso culturale e sociale dell'umanità.

Vi segnalo quindi il sito della Feltrinelli che applica per oggi e solo per oggi uno sconto del 30% e, per acquisti superiori ai 29€, nessuna spesa di spedizione, sicuramente in rete e/o nelle librerie troverete anche altre gustose occasioni.... io ho già fatto i miei acquisti! ;-)


P.S. un OT all'OT: ho scoperto che il 23 aprile è nata Rossana Rossanda, credo l'unica giornalista al mondo che io abbia mai seguito con trepidazione... ho sempre divorato i suoi articoli, leggevo "Il Manifesto" andando a scuola ed avevo sviluppato un amore viscerale per il suo modo di scrivere, di analzzare, sviscerare, criticare... auguri ROSSANA!

(mi riesce difficile capire perché al 18 giugno non ci sia scritto che sono nata io... che non se ne siano accorti??)


mercoledì 22 aprile 2009

E' nato un nuovo blog!

Sono lieta di presentarvi, con l'orgoglio che solo ogni mamma può provare per il proprio scarrafone, il blog del mio gas (in attesa del sito)!!

ovvero:

buste a sorpresa

blog di sopravvivenza per gassisti/e disperati/e


Visto che tra di voi ci sono diversi/e gassisti/e vi può essere utile! ;-)


La cosa su cui stavo lavorando era proprio questa, ha bisogno di qualche ritocco ancora ma, a parte questo, io personalmente ne sono molto fiera... per essere una che di informatica e grafica ci capisce poco e nulla!
Ovviamente le mie ricette passano di qui, per cui poco cambia, se però siete interessati/e troverete ricette anche di altri/e (man mano che si sciolgono rispetto al pubblicare su un blog!), per ora siamo in due.

Earth Day



Oggi è l'earth day, giornata dedicata alla salute della terra, con un occhio particolare alla necessità della conservazione delle risorse naturali. Dal 1970 ad oggi è diventata una manifestazione sempre più grande, aderiscono molte organizzazioni ambientaliste/ecologiste per cui oggi ci saranno in programma eventi nei 175 paesi nei quali è riconosciuta la festività (segnalo a Roma la presenza di Ben Harper stasera in Piazza del Popolo, io ho visto un suo concerto questa estate ad Arezzo e dal vivo merita davvero! meno ludico invece, ma assolutamente necessario, il G8 ambiente a Siracusa)

giovedì 16 aprile 2009

a chi...


a chi è abbastanza folle, a chi è abbastanza curioso/a, segnalo questo
link, ne parlavano ieri sera a Caterpillar.
Si tratta di un gruppo di 3 persone (artisti), partiti ieri sera dalla Puglia alla volta dell'Europa portando con sé 50 gr di pasta madre.
Gireranno tutta l'Europa, partendo dall'est, panificando nelle case che li ospiteranno, la pasta madre verrà nutrita ogni volta dalle farine locali, poi sarà in parte usata per fare il pane, in parte lasciata alla famiglia ospitante e altri 50 gr ripartiranno con loro... se volete approfondire seguite il link http://www.pastamadre.org/

venerdì 27 marzo 2009

Aromi artificiali, Cibo & Salute e Report


Da giorni cerco di trovare il modo per postare qualcosa sull'argomento ma non trovo il modo, con blogger, di postare un video che risiede in internet! Quindi adotterò uno stratagemma: linko tutto!
Ne hanno già parlato recentemente Cobrizo, Stella di Sale e Elena, ma credo che, a differenza di altre cose, più se ne parla e meglio è.
Non so se ultimamente avete visto Report, sta facendo una serie di servizi sull'alimentazione
, sono servizi che, se non altro, fanno riflettere su cosa mangiamo, sulle scelte che facciamo davanti agli scaffali del supermercato... su cosa cuciniamo...

Mi rendo conto che può sembrare uno sforzo immane leggere tutte le etichette, scegliere di mangiare cibo di stagione e non ciò che ci passa per la mente davanti alle verdure che si trovano al supermercato, o ciò che vorremmo semplicemente mangiare ma non è di stagione... in realtà è solo una questione di abitudine e tutto ciò che oggi costa fatica domani ci permetterà di vivere di rendita, perché una volta letta l'etichetta di un prodotto e bollato se "buono" o "non buono" non occorrerà leggerla la volta successiva, automaticamente si andrà a cercare ciò che c'è di buono, scartando altri prodotti, tutto ciò a vantaggio della nostra salute.
Nel
primo servizio di Report, "Mangia che ti passa", il dott. Berrino mette anche l'accento sull'importanza di ragionare sulle scelte, segnalando anche quando scegliere biologico è una contraddizione! Ma in realtà questo servizio va anche oltre, nel senso che quello di cui si discute è su quanto la qualità del cibo influenzi la nostra salute, sulla base di ricerche fatte in un centro anti-tumorale.
Il dottor Berrino ha anche curato la prefazione di un libro sull'alimentazione (che ha segnalato
cobrizo non molto tempo fa) "Il grande libro dell'ecodieta" di Carlo Guglielmo... che altro non è che un approfondimento di quanto viene appena sollevato da Report (d'altra parte è un servizio di 10 minuti all'interno delle GoodNews... non potevano approfondire di più!), quindi qualcosa che fa pensare.
Il
secondo servizio di Report che segnalo "Aromi: degli intrusi nei nostri piatti" .. è letteralmente ALLUCINANTE... credo che nessuno di noi si renda conto di quanto le nostre papille siano ingannate dalle provette.... non aggiungo altro: guardate il video... più vedo cose del genere e più ho voglia di andare a vivere su un monte, con i gatti, una capretta e un orto tutto mio.... buon fine settimana!